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Associazione Forense Nazionale Italiana

Il Garante della privacy e il contenuto dell’attività difensiva

Cari Colleghi, Vi segnalo che è stato pubblicato sulla newsletter del Garante per la Protezione dei datri Personali ( n. 378 del 17.9.2013) un provvedimento sanzionatorio che ( a prescindere dal caso concreto e dalla sua condivisibilità o meno per quella fattispecie ) che si fonda sul seguente principio: ” I dati prodotti nin giudizio devono essere solo quelli pertinenti a far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, evitando la comunicazione di informazioni non rilevanti per le finalità di difesa”. Mi pare preoccupante il principio sopra trascritto ovvero che un organo amministrativo possa entrare nel merito delle tesi e strategie difensive come sembrerebbe intendere l’Authority. Infatti non mi pare condivisibile che un organo amministrativo estraneo al processo possa giudicare “la pertinenza” o la “rilevanza” di tesi sviluppate dal difensore nel corso di un processo. Eventuali abusi o derive patologiche del diritto di difesa hanno già il Giudice precostituito che è il Giudice della causa o il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati territorialmente competente e non mi pare vi sia spazio, o possa trovare spazio, la censura di altri organi. E’ preoccupante che terzi estranei al processo possano sindacare la strategia difensiva dell’Avvocato andando ad interferire con la libertà e dignità dello svolgimento della sua attività professionale che è e deve rimanere indipendente ed insindacabile. Avv. Enrico Calabrese...

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Nuovo tipo di arbitrato per deflazionare la giustizia e sostenere il reddito degli avvocati, anche dei più giovani

Parto dal presupposto della necessità di deflazionare il carico giudiziario nei Tribunali nonché dalla sensazione che gli Avvocati preferiranno affidare la causa a loro Colleghi che non continuare ad optare per la lotteria di magistrati pressati dalla celerità e talvolta disattenti (ovviamente senza alcuna generalizzazione ma solo prendendo atto dei casi concreti accaduti). Peraltro – come si vedrà – gli arbitri avranno il deterrente del controllo dei loro atti da parte della Giunta Camerale, oltre al risparmio economico ed alla celerità del giudizio. L’ipotesi tende ad evitare – o quantomeno ridurre fortemente – l’ingresso di nuove cause presso la giurisdizione ordinaria. In concreto l’idea, ovviamente di massima, sarebbe la seguente. Ogni Consiglio Distrettuale dell’Ordine degli Avvocati, si doterà di una Camera Arbitrale su base distrettuale suddivisa per tre macroaree di specializzazione alla quale ciascun avvocato chiederà – secondo la propria responsabilità – di accedere ( civile, societario-commerciale, amministrativo). Della Camera arbitrale ( il cui vertice sarà composto da una Giunta presieduta dal Presidente dell’Ordine Distrettuale e da un Consigliere per ogni Ordine che fa parte del distretto ) potranno far parte gli avvocati del distretto che abbiano superato un corso di formazione riconosciuto idoneo dal CNF o svolto direttamente dal CNF, senza alcuna altra limitazione ( anzianità di iscrizione all’albo compresa ).. La Camera arbitrale vigilerà sull’operato dei propri iscritti ed avrà potere di impulso disciplinare presso il competente CDD. Gli affari di competenza della Camera arbitrale, escluse separazioni, divorzi e V.G, saranno quelle il cui valore non sarà superiore ad €100.000,00, comprese le procedure per decreto ingiuntivo, e non potranno riguardare i diritti indisponibili; saranno attributi a ciascun arbitro secondo un software inalterabile che non consenta preferenze e disponga la turnazione delle attribuzioni degli affari all’interno delle tre macroaree prescelte. Dovrà essere prevista una tariffa calmierata su base nazionale per gli affari trattati dagli arbitri facenti parti delle camere arbitrali nonché agevolazioni fiscali per i lodi. Il lodo – che non avrà efficacia immediatamente esecutiva – sarà sottoposto al vaglio, anche nel merito ove ritenuto opportuno, del Presidente del Tribunale nella cui circoscrizione si è svolto il giudizio ed una copia sarà inviata alla Giunta della Camera arbitrale che la utilizzerà per valutare l’operato e la competenza dell’arbitro. Se il Presidente del Tribunale si rifiuta di dichiarare esecutivo il lodo, con provvedimento motivato, la parte insoddisfatta potrà proporre reclamo al competente Presidente della Corte d’Appello, ove il lodo non sia stata impugnato nei termini, ovvero alla Corte...

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Congresso Nazionale Forense – Catania 2018

… Sull’esito delle prossime elezioni al congresso nazionale forense di Catania 2018 la responsabilità sarà dei singoli avvocati che soppeseranno bene o male il valore del proprio singolo voto in proporzione al livello di autostima e di coerenza. Ma sarà anche delle associazioni che oggi mi paiono impegnate più alla ricerca di mercato e sbocchi lavorativi (anch’essi legittimi per carità ma non come fine associativo ma come risultato della politica forense) suffragando il concetto non della funzione dell’Avvocato ma del mestiere di avvocato oggi in crisi per sbarcare lunario: l’Avvocato è altro e molto più complesso. Infine bisogna anche attenzionare chi usa o vorrebbe usare l’associazione per avere un posto al sole, fruire degli iscritti come supporters per ottenere briciole di miserabili lusinghe dalla stanza dei bottoni dove non riesce autonomamente ad accedere…credo siano questi i problemi del congresso che ne inficiano la credibilità e la funzione. Ma io continuo a credere nell’utopia e sono certo che le persone perbene prevaranno sugli ignobili pagliacci. Avv. Enrico Calabrese...

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DONNAFUGATA 2 settembre 2018

NOI AVVOCATI CI SIAMO ! C’ERAVAMO E 5 ANNI DOPO… CI SIAMO ED ANCHE DI PIU' Anche quest’anno il Castello di Donnafugata, come ormai è consolidata piacevole consuetudine, ha ospitato l’happening regionale degli Avvocati siciliani. Ancora una volta il nutrito gruppo, arricchito con nuovi Amici e Colleghi, si è ritrovato a festeggiare il quinquennale di una Amicizia e Colleganza Professionale che inorgoglisce. Le delusioni, che purtroppo fanno parte della vita e quindi anche della professione, sono state archiviate ed anzi sono state una sorta di molla per meglio continuare su un percorso collaudato e condiviso che ci vede ancora protagonisti della nostra vita e delle nostre idee.A nessuno abbiamo consentito, nè consentiremo, di infettare il nostro Gruppo con elementi sleali ed arrivisti; abbiamo la determinazione, la convinzione, la compatezza e gli anticorpi – e lo abbiamo dimostrato – che servono per non farci trascinare nel fango,nè a prestarci a giochini di potere che sanno di stantio e di miserabilità e che non ci appartengono.Ci siamo prefissi nuovi ed ambiziosi obiettivi che certamente raggiungeremo: ma non è il fine che giustifica il nostro modo di essere ma la volontà di non abdicare supinamente ad altri le nostre scelte, di esserne protagonisti, e, soprattutto, la scelta di una vita, di un modo di essere non contrattabile. A presto Cari Amici e Colleghi, come concordato ci incontreremo presto, e grazie per la splendida ed indimenticabile serata…già penso con ansia alla prossima!! Buon lavoro a tutti e felicità nelle nostre famiglie....

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Elezione del Comitato Distrettuale di Catania dell’AFNI

Si sono svolte oggi, 10 ottobre 2018, le elezioni del Comitato Distrettuale di Catania dell’Associazione Forense Nazionale Italiana. Congratulazioni ai Colleghi che sono stati chiamati a formare il primo Direttivo Distrettuale catanese: Avv. Enrico Gurrieri, Presidente del Comitato Distrettuale di Catania all' Avv. Sergio Picccolo Salafia, Vice Presidente al Collega Marco Mazzeo Viante, Segretario ed alla Collega Rosalinda Laudani, Tesoriere. Buon lavoro !...

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30 settembre 2018: a Catania nasce l’ Associazione Forense Nazionale Italiana.

Danno vita all’Associazione, Avvocati di vari Fori italiani, Cancellieri, operatori del settore Giustizia in genere, CTU, Avvocati in pensione, Avvocati inseriti nella P.A., docenti ecc. Si tratta di professionalità tutte impegnate, anche se sotto profili diversi, nel settore della Giustizia che hanno condiviso un disegno, un progetto di studio e collaborazione per migliorare lo svolgimento della professione e della funzione Difensiva per la tutela dei diritti dei cittadini e di cui gli Avvocati si sono fatti promotori. Si sono così voluti superare pregiudizi ed antagonismi anacronistici, privi di ragionevolezza, essendo tutti, unitamente ai Magistrati, soggetti indispensabili per la tutela dei diritti violati. Il progetto, l’idea, la scelta di una vita…continua!...

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